Né forma né sostanza

Che Torino abbia un rapporto speciale con il cinema è cosa nota.
Il museo nella splendida location della Mole, il Festival, i set cinematografici a cielo aperto di alcune storiche pellicole italiane sono solo la punta dell'iceberg.
A Torino si respira cinema ad ogni angolo, al punto che anche le recenti decisioni della giunta comunale in materia di movida sono insospettabilmente ispirate alla sesta arte.
Il proibizionismo alcolico imposto dalla giunta, funzione di fasce orarie, quartieri, modalità di consumazione e materia prima del contenitore è talmente contorto da ricordare la trama di un'opera di Lynch.
L'applicazione del medesimo proibizionismo è poi da poliziesco anni 70, con la polizia in tenuta antisommossa a verificare l'ottemperanza delle regole (ammesso che qualcuno poi le abbia capite). 
Forse sarebbe meglio usare il condizionale. Il poliziesco anni 70 era quello che avrebbe voluto essere ma non è stato, in favore di una più leggera e spensierata commedia italiana anni 80.
A guardar bene, il raid in Vanchiglia si ispira molto al "Benvenuti a sti frocioni..."  con cui il commissario Auricchio (alias Lino Banfi) veniva accolto all'ingresso di una trattoria romana mentre era all'inseguimento di "Fracchia la belva umana".
Nel frattempo a soli dieci metri di distanza, il vero problema del quartiere, lo spaccio sfacciato ed incontrollato, continuava imperterrito. Il tutto sempre all'insegna della commedia italiana. Come non pensare infatti alla mitica scena di Pozzetto che, spaventato da un enorme alano rispondeva alle inutili precisazioni della proprietaria sul fatto che il cane fosse castrato, facendo presente che il problema era non la violenza sessuale ma il rischio di essere morsi. Che dire...A...lano!!!
Dalla commedia ai comics il passo è breve. 
La giusta reprimenda del sindaco sui social, a condannare gli atti di protesta, attinge a mani basse da Batman nella versione Cavaliere Oscuro quando ricorda ai cittadini che "non è tanto chi sei quanto quello che fai che ti qualifica". Una frase seconda solo a quella pronunciata dallo zio Ben "da grandi poteri derivano grandi responsabilità", su cui chi di dovere dovrebbe forse riflettere.
D'altra parte l'analogia Torino-Gotham  in fondo ci può stare. Gotham è una città abbandonata a se stessa che si regge sugli atti eroici di un miliardario, che si traveste da pipistrello per vendicare un trauma infantile, e sull'umanità di un commissario che, conscio dei propri limiti, si prodiga ad illuminare la città con un enorme faro a forma di pipistrello.
Che i recenti guasti multipli segnalati dall'Iren sul territorio cittadino siano stati causati dall'installazione di un analogo faro sul tetto del Palazzo di Città?    


Commenti

Post più popolari