Top of the Spot #0 - Spiaggia Libera

Il primo "Numero"
La prova generale per introdurre il contesto, recuperare i mesi passati e soprattutto vedere se ha senso proseguire.

THE WINNER IS
Si inizia col botto. Lo spot più interessante di questo primo trimestre del 2017 è senza dubbio quello di TIM.
Finalmente qualcosa di nuovo, fresco ed efficace. Il mix sapiente ed equilibrato tra i contagiosi passi di danza di JSM e dei suoi emuli, la musica All Night di Parov Stelar, e le ambientazioni catturano l'attenzione dello spettatore ponendo in risalto il brand aziendale e l'offerta commerciale. 
I più attenti potranno obiettare che quello di TIM  è ispirato allo spot di una finanziaria tedesca di qualche anno fa. Ma nulla toglie al merito di TIM e degli autori di questo spot davvero molto ben fatto.
Quello di TIM rappresenta un gradito ritorno agli spot "d'autore" dopo, solo per citare alcuni successi del passato, il tormentone della "telefonata che allunga la vita" con Massimo Lopez davanti al plotone di esecuzione, e lo spot istituzionale ispirato ai messaggi di Gandhi.
Rimanendo nel settore, altrettanto degni di nota gli spot di Samsung.
Una progressiva ascesa verso la perfezione spot dopo spot:

  • partendo dalla "trovata romantica" per mettere in risalto la resistenza all'acqua dell'S7
  • passando attraverso ambientazione e musica dello spot del Gear S3. E' quasi impossibile non farsi attirare dalla TV se pur per pochi istanti all'ascolto delle note di Human di Rag'n'Bone Man
  • per arrivare all'equilibrio ideale immagini, testo, musica del più recente spot del gear VR. L'idea dello struzzo che impara a volare superando i propri oggettivi limiti perché ispirato dal simulatore di volo in realtà virtuale è semplicemente geniale. Rocket Man di Elton John è la ciliegina sulla torta. Peccato solo che la versione italiana abbia perso efficacia nel messaggio finale: due righe di testo risultano perdenti rispetto alla sintesi anglofona "do what you can't" (e lo dice uno che quanto può aborre gli inglesismi). 
Se pur a debita distanza dai precedenti, meritano menzione nel settore auto lo spot di Audi e nel settore banche e affini quello di Fineco.

Audi, in particolare, è l'unica, nel panorama di spot auotomobilistici recenti, capace di proporre qualcosa di diverso che vada oltre le solite strade deserte (che siano di città o di campagna) su cui sfrecciano auto sempre pulitissime. La scelta musicale poi è sempre impeccabile come nel caso di Pure Imagination. 
Di Fineco invece, oltre alle note di People help the People, ho apprezzato la dicotomia (che non trova tra l'altro riscontro nel vissuto quotidiano) tra una banca quasi completamente digitale ed il messaggio principale dello spot che attribuisce all'uomo il primato in quanto a perfezione tecnologica.
Si tratta in entrambi i casi di spot ben fatti ma incapaci di raggiungere, a differenza di TIM e Samsung, il massimo dei voti su tutti e tre gli assi di valutazione: ambientazione/immagine, musica, efficacia del messaggio.

CAMBIA CANALE !!!
Infine, dopo i bravi, gli spot sui quali cambiare prontamente canale. 
Il settore telecomunicazioni e tecnologia prima citato per gli spot migliori annovera però tra le sue fila anche i peggiori. Quelli di Vodafone e Wind in particolare sono ormai stantii. 
Vodafone continua a proporci il bello di turno, tra l'altro di provenienza straniera mentre Wind chiede al pur bravo Fiorello di imitare, con ironia, spot di altri settori. 
La situazione peggiora se ci soffermiamo sugli spot di Vodafone Business. Il ricorso alle esperienze di Farinetti e Cracco è un polpettone indigesto che tradisce l'eccellenza culinaria in cui i protagonisti si distinguono nella vita reale.

Questa la mia sintesi ad oggi, almeno sulla base di quello che ha colpito la mia attenzione.
Segnalazioni ed integrazioni sono benvenute.

Di seguito il riepilogo degli spot migliori per chi avesse voglia e tempo di apprezzare musica, immagini, parole.

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