Dittatura e Democrazia - Spiaggia Libera

Il coro dei bambini 

Gita a Milano per accompagnare qualche decina di bambini di quarta elementare al Conservatorio Giuseppe Verdi.
L'atmosfera è gitaiola: chi ha già dato fondo alle provviste alimentari e non siamo arrivati neanche al primo semaforo, chi fa scherzi ai compagni, chi reclama "occidentali's karma" alla radio, chi si sente male.
La giornata è splendida: clima estivo ma non afoso e cielo terso.
Sarà merito dell'atmosfera o sarà merito del clima ma sembra bella anche Milano in questa giornata. Certo è che la si vede poco, abbiamo fretta di arrivare in Conservatorio per partecipare a Giovani e Giovanissimi in Concerto.
Sul palco si alternano gruppi di giovani coristi ed orchestre di giovani e giovanissimi archi, fiati, corde e tasti. La bravura è indiscutibile ma lo spettacolo è in bianco e nero: il bianco degli strumentisti, il nero dei direttori d'orchestra. Il nero sembra prendere il sopravvento quando si esibisce un gruppo di liceali che suonano virtuosamente la chitarra classica riproducendo pero' pezzi un po' troppo di nicchia. 
Poi all'improvviso una nota multicolore come un arcobaleno nel cielo ancora carico di pioggia.
I bambini salgono sul palco, ordinati e composti come non li avevo mai vista prima (si riscatteranno di lì a poco). Il presentatore chiede al maestro che li ha preparati come siano stati selezionati. La risposta è semplice: non c'è alcuna selezione, sono bambini di scuola elementare che frequentano un'ora di coro alla settimana. Proprio per questo motivo non ci saranno virtuosismi ma l'esibizione sarà perfetta. Canteranno e balleranno cinque brevi pezzi, due dei quali in lingua straniera. La loro esibizione si concluderà con un lungo e fragoroso applauso, il più lungo sino a quel punto della giornata.
Un direttore d'orchestra poco prima aveva affermato che l'orchestra è dittatura per rimarcare l'importanza per gli interpreti di adeguarsi alle decisioni e seguire gli ordini del maestro.
Di lì a poco la musica, pur senza smentirlo, gli ha mostrato i colori della democrazia. Quelli delle t-shirt di comuni bambini di quarta elementare e delle loro voci semplicemene ordinate dietro la sapiente guida del loro maestro. 
Applausi...




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